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venerdì 25 novembre 2011

The Outpost

Locazione sconosciuta, pomeriggio


Erik era continuamente scosso dalle asperità della strada sconnessa. Persino la sua bicicletta era più ammortizzata del veicolo dove ora si trovava.

La notte precedente stava seguendo un sentiero parallelo alla Brown Route assieme a Ernst. Correvano veloci con le loro biciclette, evitando di viaggiare durante il giorno.

Purtroppo questa precauzione non è stata sufficiente a salvarli: al tramonto sono stati raggiunti da un veicolo guidato da predoni e fatti prigionieri. Ernst ha provato a deviare scappando nella radura boscosa, ma è stato abbattuto da un colpo di fucile sparato da uno dei malviventi.

Un’altra buca nel terreno, Erik sobbalza ancora sul sedile. Ora sentiva una punta conficcata nel fianco ed era schiacciato tra due grosse figure, una di queste biascicava frasi ai limiti del comprensibile, mentre l’altro imprecava.

Il ragazzo era stato incatenato ed incappucciato, non aveva la più pallida idea di dove stessero andando. Mentre proseguivano nel viaggio sperava solo di sopravvivere abbastanza da vendicare l’uccisione di Ernst.
I bastardi avevano rubato ovviamente anche le due biciclette, che avrebbero potuto riutilizzare come utile mezzo di trasporto economico, o anche smembrare in rottami per riparare altre apparecchiature, armi o veicoli.

Il viaggio sembrava interminabile, il buggy correva inarrestabile nelle Terre Desolate verso una meta sconosciuta. Il veicolo iniziò ad inerpicarsi lungo una salita accidentata con alcune curve.
Ad un tratto il veicolo si fermò con una derapata ed i due predoni tirarono giù il ragazzo come se fosse un sacco di patate. Erik stava oramai quasi per soffocare, quando uno dei due gli tolse il cappuccio e potè respirare per qualche momento a pieni polmoni e dare un’occhiata in giro.

Quello che vide non lo rassicurò per nulla.

Si trovava in un avamposto sorvegliato, probabilmente costruito sui resti di un vecchio campo militare e situato a ridosso di una formazione rocciosa, posta in luogo sopraelevato e nascosto rispetto alla strada.
Gruppi di predoni sorvegliavano il perimetro del campo, mentre altri pattugliavano la zona interna. Alcuni individui entravano ed uscivano da edifici diroccati portando con sè dei rottami, mentre altri oziavano su cumuli di casse di legno sparse sul suolo polveroso del campo.

In un angolo dell’avamposto Erik vide una grata metallica verticale a cui erano incatenate tre persone. C’era una creatura mutante di alta statura e due donne, una dalla carnagione scura ed un’altra dalla carnagione chiara, una donna molto attraente; tutti e tre sembravano provati, il mutante per le evidenti percosse ricevute, mentre le donne probabilmente per violenze ben peggiori.
Erik era ancora un ragazzino ma, nelle Terre Desolate, si impara a conoscere la brutalità della vita già in giovane età.

I due rapitori di Erik lo spintonarono verso la grata dove si trovavano gli altri prigionieri. All’improvviso il cancello di ingresso si aprì ed entrò a tutta velocità un grosso veicolo roboante, che innalzò un muro di polvere per tutto il campo.
“È arrivato il capo”, disse uno dei due predoni, “Prendiamoli e portiamoli dentro subito, prima che li veda qui e ci prenda a frustrate”.

Calarono nuovamente il cappuccio su Erik e sugli altri “ospiti” del campo, spintonati senza troppi complimenti dagli aguzzini.

Tornò il buio… e non solo alla loro vista.

lunedì 7 novembre 2011

Gotta CONVENTION !

Dopo la roboante edizione di quest'anno della fiera di Lucca Comics & Games, torniamo a casa stanchi ma felici!



Stay tuned!




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